Gli occhi golosi e curiosi di Ricky Tognazzi

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Tu sei un raffinato gourmand, ami cucinare, sperimentare, e naturalmente mangiare. Il cibo può essere sensuale?
La sensualità per antonomasia! Pensiamo a tanti film, dall’esasperazione de La grande abbuffata a 9 Settimane e mezzo, a Tom Jones con il pollo mangiato con le mani, il film di Ken Russel Donne in amore, dove si mangiano i fichi, frutto molto sensuale, fino a Chocolat. Un rapporto istituzionalizzato, nel cinema, nella pittura, nel teatro e poi non a caso al primo appuntamento una ragazza la porti fuori a cena. E che dire di tutta la leggenda intorno al cibo afrodisiaco, quasi tutto carissimo, a ogni cucchiaino di caviale ti viene in mente quanti euro ti stai mettendo in bocca; per non parlare del cioccolato, cosa c’è di più sensuale… non a caso il cioccolatino sul cuscino del letto in albergo, stai per andare a letto col tuo amore e c’è modo di consumarlo insieme… una chiara allusione erotica!

Il mio punto di riferimento nel mondo del cioccolato è Guido Gobino di Torino, compro solo da lui, il suo è un lavoro da artista, compra il ginger in India, lo fa caramellare in Sicilia, perché come lì nessuno, poi torna a Torino e ci mette il cioccolato. Un giorno andai nella sua fabbrica di cioccolato, bellissima, dove lavoravano i gianduiotti e chiesi del cioccolato al peperoncino. E lui invece mi ha fatto provare del cioccolato bianco al pepe rosa, di cui mi sono innamorato; è stato il primo a farmi conoscere il Barolo chinato, uno dei pochi vini da abbinare al cioccolato, dolce, ricco e forte ma con la china che gli dà anche una freschezza che pulisce la bocca.
E poi in queste giornate di virus ho scoperto che so fare il pane, con una ricetta a prova di bambino; in genere le pagnotte sono gnucche, con la mollica cruda. Qui c’è solo un trucco: preriscaldare il forno finché diventa rovente, con all’interno una pentola con coperchio o di ghisa o di coccio, piegare l’impasto in quattro, spolverizzarlo di farina sopra e metterlo dentro la pentola rovente, coprire, fare cuocere per mezzora, togliere il coperchio e cuocere altri 15 minuti. Il risultato è un pane con una crosta croccante e una mollica soffice.

Mangeresti ad occhi chiusi?
È un bel gioco credo, l’occhio vuole la sua parte è vero, ma anche la sottrazione di un senso coinvolge tutti i sensi. A questo proposito, durante uno dei miei viaggi a Bordeaux, mi hanno spiegato che dall’esigenza di coinvolgere un quinto senso nel vino – oltre al tatto per la densità, ovviamente il gusto, l’olfatto che percepisce le fragranze, la vista del colore, è nata l’idea di usare i bicchieri di cristallo! Così anche l’udito è appagato dal lieve tintinnio di due calici che si incontrano…

Hai mai conquistato una donna con il cibo?
Lo faccio sempre! Ieri era il compleanno di Simona e le ho organizzato la cena, ho fatto il pane a sorpresa, ho ordinato un mese fa un po’ di caviale che è arrivato in tempo. Ma la cosa che ha apprezzato di più mia moglie sono state le conchigliette di mare, piccole piccole, da mangiare in modo libidinoso con le dita succhiando il sugo piccante. Si seduce col cibo tentando di appagare, ho visto reggere tanti rapporti su questo.

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