La grande bellezza: la foresta incantata

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Quando ho deciso, per caso e senza premeditazione alcuna, di passare autunno, inverno e primavera in solitudine al mare, non avevo idea di come si sarebbe sviluppato il mio rapporto con la natura. Cittadina per residenza, con un lungo passato di campagnola convinta, sapevo ā€“ e so- di amarla. Ma io e lei da sole, per piĆ¹ di sei mesi, non era mai successo! La natura al mare, in un luogo isolato, puĆ² essere aspra e difficile, a volte ostile. Il buio, le lunghe giornate passate in casa spiando pioggia, grandine e mulinelli di vento, lā€™eroica decisione, ogni mattina, di uscire da sotto al piumone per affrontare il freddoā€¦ma poi LEI, la natura, puntualmente mi premiava. Con splendide giornate di sole, con un vento impetuoso che contrastavo camminando e acquistando forza, con un magico stagno traboccante di luci, riflessi, gattine affamate, con i tanti fiori che ogni giorno raccoglievo, a volte rubandoli in giardini deserti, altre volte trovando, con gioia infinita, tappeti di iris spontanei, viola e bianchi, che hanno abbellito la mia casa per mesi. E che dire dei quindici giorni in cui passavo fra due ali di giallo e viola, salutata dai batuffoli spumosi delle mimose e dai grappoli profumati del glicine? La natura mi ha sfidato, ma io ho vinto e lei ĆØ diventata mia amica.
Lo stesso ĆØ successo con la foresta incantata della mia amica Serena. Nella sua seconda, o forse terza, o quarta, vita, ĆØ diventata la padrona ā€“ o meglio la custode ā€“ di una foresta incantata, in Toscana, nella valle della Lima. Mi aveva giĆ  invitato ad andarci, la scorsa estate. Ma la gamba destra aveva iniziato a farmi male, camminavo e dopo un poā€™ dovevo fermarmi dai dolori. Non ero esattamente nella forma giusta per affrontare qualcosa che non fosse un piatto sentierino dove zoppicavo vistosamenteā€¦.Rimandato. Mi richiama questā€™anno, lā€™11 maggio, mi dice vieni, devi vedere, dobbiamo parlare, fare qualcosa insiemeā€¦Un vulcano lei, decisamente giovane, un vulcano un poā€™ acciaccato ma ancora combattivo, io. Questa telefonata mi riempie di grande felicitĆ .

Il 12 maggio mentre, come sempre, corro veloce per preparare i bagagli per la Sardegna, mi chino, mi rialzo, mi chino, mi rialzo e, crac! Il mio ginocchio sinistro fa un rumore, per lā€™appunto sinistro (perdonate il gioco di parole) con un dolore tremendo. Menisco!!! E ora? Cura dā€™urto, sacchetto di ghiaccio secco della farmacia inserito fra la gamba e i pantaloni. Lo tengo unā€™oretta, levandolo e rimettendolo, il dolore non diminuisce. Il mio primo pensiero ĆØ: la foresta!!! E ora? Scendo i tre piani a piedi delle mie scale con un amorevole vicino che mi porta la valigia, taxi, aereo, dolore. Nel frattempo il sacchetto di ghiaccio, ovviamente tolto, ha pensato bene di farmi unā€™ustione di secondo grado. Ma questa ĆØ unā€™altra storia, poco interessante. Il mio obiettivo ĆØ: VOGLIO ANDARE in foresta! E, ci credete? Ci sono andata! Con unā€™infiltrazione di acido ialuronico e cortisone, ma soprattutto con la mia volontĆ ! La natura, ancora una volta mi ha sfidata, ancora una volta ho vinto. E la foresta incantata di Serena mi ha accolta come una madre, guidandomi sui sentieri a volte impervi, facendomi mettere i piedi nel modo giusto sui piccoli ponti di legno, e soprattutto riempiendomi di una pace incredibile. Una foresta dove ogni angolo ĆØ una scoperta, curata con amore da Serena che le ha restituito, intatta, la sua magia. Salvata dal degrado e dallā€™abbandono, ora risplende di mille luci di acqua blu, cascatelle bianche, fiori di tutti i colori, foglie dai verdi scintillanti, tronchi nodosi, cieli tersiā€¦.Ho camminato scoprendola in lungo e in largo, ho visto bimbi entusiasmarsi al pari dei loro genitori, giocando e imparando, ho percepito la pace dello yoga scendere sulla grande pedanaā€¦.ho sentito la fatica nel camminare ma ho capito che un luogo come questo va conquistato. E ho eletto la piccola spiaggia a mio ufficio per una mattinata intera, producendo testi bellissimi!

Qui, in questa valle, in questa foresta, si respira qualcosa che ĆØ difficile quantificare, etichettare, con le solite parole di libertĆ , natura, verde, spazio. Si respira, come dice Serena, il diritto ad essere felici. Io ci tornerĆ² in luglio e farĆ² tutto, passeggiate, yoga, danza, meditazione. Ginocchia, siete avvertite!!