Musica, Maestro!

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Pomodori San Marzano e musica

I pomodori della famiglia Ruggiero e la Musica del maestro Beppe Vessicchio

La famiglia Ruggiero ĆØ da sempre legata alla terra, alla tradizioni e soprattutto al prodotto principe della Campania Felix, sua maestĆ  il Pomodoro.

Il pomodoro San Marzano: la storia

La storia della nascita del pomodoro San Marzano ĆØ tramandata a voce dai contadini delle Terre di Lavorate, una frazione della cittĆ  di Sarno. Esso “venne alla luce” nella localitĆ  di Ā Fiano (tra i comuni di Sarno e Nocera Inferiore) nel 1902. Selezionato sulle rive del rio Santa Marina dalle famiglie contadine provenienti dalle Terre di Lavorate, era costituito dallā€™incrocio di tre ecotipi: la Fiascone, la Fiaschella e la Re Umberto. Alla sua nascita contribuirono tre fattori: lā€™acqua della Santa Marina, il materiale piroclastico del Vesuvio e la famiglia contadina che lo allevĆ² come fosse un bambino.

La pianta, dopo aver viaggiato Ā insieme ad altre spezie e tuberi nei galeoni di Corte dal nuovo mondo, era approdata in Europa ma era stato snobbata. Non si conosceva ancora la straordinarietĆ  del suo corredo vitaminico ed era considerata una pianta malefica: alla sola vista si facevano gli scongiuri! In sintesi il pomodoro non era pomo dā€™oro, lo diventĆ² solo a Lavorate, quando divenne San Marzano.

Nel 1902, appunto, Michele Ruggiero, mediatore e guardiano delle terre di Lavorate, fu contattato dalla celebre industria conserviera CIRIO per trovare un contadino disposto alla selezione di un nuovo seme di pomodoro, e questo fu il punto di partenza della centenaria collaborazione CIRIO-Famiglia Ruggiero. Anni dopo Michele fece la classica fuga dā€™amore con la fidanzata Nunziatina, alla quale seguƬ il matrimonio riparatore. Ciascuna delle due famiglie donĆ² ai giovani mezzo moggio di terra e lā€™atto fu redatto dal Notaio Andrea Squillante di Sarno nei primi mesi del 1909.

Domenico, figlio di Michele, raccontava di quando fu selezionato questo seme che dava un pomodoro di forma allungata assomigliante ad una lampadina, che tanto piacque alla Cirio; presentava delle caratteristiche uniche, era molto resistente alla lavorazione di pelatura e non si frantumava, oltre al sapore che lo contraddistingueva da altre varietĆ . Negli anni 50 iniziarono Ā le prime richieste di esportazioni nei mercati del nord Italia. La crescita era veloce e i pomodori San Marzano erano presenti su quasi tutti i maggiori mercati nazionali. I contadini delle Terre di Lavorate ritenevano la famiglia Ruggiero punto di riferimento in tutte le loro attivitĆ . Allā€™inizio degli anni 90, Eduardo Angelo Ruggiero, insieme al papĆ  Pasquale, adottando il criterio di spalmare la ricchezza prodotta dallā€™intero comparto, in primis ai contadini, creĆ² la Cooperativa agricola DANICOOP, contribuendo al riconoscimento del D.O.P., molto importante per questā€™area.

Oggi il presidente di Danicoop ĆØ Paolo Ruggiero; insieme ai fratelli Pasquale e Danilo sono i giovani eredi di questa straordinaria famiglia alla quarta generazione.
Continuano con grande impegno la tradizione Ā dei pomodori, Ā alla quale ultimamente hanno aggiunto anche un tocco di musica.

Dice Paolo ā€œLa gente di tutto il mondo Ā ĆØ affascinata dai pomodori San Marzano, di noi ha scritto persino il New York Times, e io ho girato il mondo con una valigia piena di foto e racconti di contadini, raccontavo la mia terra e la storia della mia famiglia. Il pomodoro noi lo abbiamo nel DNA. Ā E questo amore negli anni si arricchisce sempre di nuovi elementi, Ā come la musica. Ogni ortaggio o frutto ha una sua nota particolare, e le ricerche hanno stabilito che la pianta ĆØ un essere vivente, vive, muore e se viene spostata puĆ² anche risentirsi.
Abbiamo iniziato a sperimentare sul pomodoro giĆ  lavorato, Ā che ha comunque molecole attive; due anni di lavoro con il Maestro Beppe Vessicchio e il prof Scognamiglio del Policlinico di Napoli, biologo e nutrizionista; dopo tante Ā prove abbiamo trovato la giusta percentuale di pomodori autoctoni, San Marzano e Crovarese; questā€™ultimo ha agito sullā€™aciditĆ  del Ā San Marzano, seme antico:Ā  il Maestro Vessicchio ha dato lā€™ok a questo accoppiamento, ritenuto Ā perfetto. Secondo la tradizione contadina, la Ā cottura avviene a bassa temperatura come una volta, senza nessuna aggiunta, Ā nemmeno sale. Prima sulla pentola dove cuoce il pomodoroĀ  e poi sulla bottiglia dove la salsa, pronta, riposa, arrivano le note scelte dal Maestro. Il risultato? Una passata, a cui abbiamo dato il nome di ā€œPiccerilloā€, perfetta per chi ha intolleranze, con lā€™aciditĆ  azzerata, basta bollirla due minuti, non si percepisce che non cā€™ĆØ sale aggiunto; le piante, armonizzate dalle note, rilasciano il meglio di sĆØ.Ā  Se proviamo con un limone tagliato a metĆ , quello armonizzato ĆØ meno acido, ha scaricato lā€™aciditĆ , riesce ad agire sulle molecole attive. Come le persone col vino –Ā  alcuni si ubriacano e si addormentano, ad altri si apre la mente –Ā  la musica – con due note, Beethoven e Mozart ,Ā  un rumore bassissimo e armonicoĀ  da vicino Ā eĀ  un fischio assordante a 100 mt di distanza –Ā  con una mezzā€™oretta per ogni pallet durante la cottura e durante il riposo, ha il potere meraviglioso di distendere le molecole del pomodoro, con risultatiĀ  incredibili.Ā 

In questa microarea a conduzione familiare, tutto viene fatto a mano, ed ĆØ importante ancheĀ  lā€™impatto ambientale, emissione c02 zero e anche km zero. Il pomodoro Piccerillo, nostro fiore allā€™occhiello,Ā  viene trattato con manualitĆ , tradizione, amoreā€¦e musicaā€.


Oltre allā€™azienda, dove si possono trovare tutti i tipi di pomodori possibili, dalle PacchetelleĀ  al pomodorino giallo Lucariello, dai datterini allo Spunzillo, ai Pomodori Lunghi in acqua di Mare, la famiglia Ruggiero ha anche una pizzeria-ristorante a Sarno, Gustarosso, con pizze buonissime e un menu tutto incentrato sul pomodoro. Al piano di sopra, un grazioso B&B con cinque stanze. Ovviamente, il colore predominante ĆØ il rosso pomodoro!