Un’occasione importante, ma raccolta: solo due i commensali, splendida l’apparecchiatura. Leit motif, i fiori, l’uncinetto e la fantasia della padrona di casa. Pezzo forte, un bellissimo vaso formato da tre sfere e letteralmente trapunto di fiori in porcellana di Meissen.
La tovaglia in lino con vivaci fiori è un ricordo di un mercatino francese, mentre dei vecchi centrini, scovati nel piccolo ma fornito mercatino di Villefranche-sur-Mer, graziosa cittadina vicina a Nizza, sono usati come tovagliette all’americana; i tovaglioli sono ricamati a punto croce e hanno il bordo all’uncinetto, i piatti Oriente Italiano di Richard Ginori hanno colori diversi per ogni commensale e i piattini da pane, sempre uno diverso dall’altro, sono decorati con tralci di fiori; sottobicchieri in rafia, lavorati all’uncinetto e bicchieri di Nasonmoretti, Murano; in mezzo un vassoio girevole di marmo con i vari tipi di olio, aceto e sali aromatizzati alle erbe, altrimenti detto lazy Susan; il nome – derivato dal fatto che in America, nel 700, molte cameriere si chiamavano così – fu “ufficializzato” per la prima volta nel 1917 dalla rivista Vanity Fair USA.
