Polpo al limone e paprika

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La prima cucina VERA che ho frequentato, a Florianopolis, Brasile,  fu quella del ristorante del mio grande amico Vitor Gomes ( @chefvitorgomes ) maestro di brace e fuochi. Dopo vari anni a Parigi, tornando a casa ha fondato vari ristoranti di successo, tra loro Brasa & Fogao ( Brace & Fornello), dove il cavallo di battaglia era proprio il Polpo. Andavo da lui, a cuocere decine di polpi nei pentoloni bollenti. Il profumo di mare e aromi, il tintinnare delle attrezzature, la brezza leggera che soffiava dal mare. Ricordi che rimangono nella mia anima.

 

Ingredienti

1 polpo di 1 kg circa
1 cipolla
1 carota
3 limoni
Foglie di alloro
Prezzemolo
Paprika
Olio Extravergine d’oliva
sale e Pepe

 

Preparazione
In una pentola capiente piena d’acqua mettere 1 limone, 1 cipolla, 1 carota, 2 foglie di alloro, un cucchiaio di sale e portare a ebollizione.
Quando avrà raggiunto il bollore, mettere il polpo intero e abbassate la fiamma (dovrebbe bollire dolcemente per 45 minuti.). L’ebollizione molto forte fa perdere al polpo la sua pelle rossa.
Dopo 45/50 min spegnere il fuoco e lasciare raffreddare la padella con il polpo nell’acqua fino a quando non sarà a temperatura ambiente.
Separare i tentacoli (lasciarli interi) e fare a cubetti il ​​corpo e la testa.

In una padella mettere l’olio d’oliva, 1 foglia di alloro, la scorza di limone a filetti sottili (solo la parte gialla), una porzione di polpo, il prezzemolo, la paprika dolce, un po’ d’acqua calda, sale e pepe a piacere. Questo passaggio serve solo per insaporire, perché il polpo è già cotto. Servire con patate lessate schiacciate. In questa ricetta abbiamo usato patate bianche e viola.

 

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Eduardo Busatto
Eduardo Busatto, Edu per gli amici, brasiliano con nonni italiani. Nella vita ha fatto l’imprenditore e il giramondo, sempre alla ricerca di sapori forti e poco usuali, collezionando ingredienti e ricette dall’Argentina al Cile, dal Perù al Messico, alla Spagna alla Francia, fino ad arrivare qui ed essere colpito a fondo dalla sue radici: l’Italia. Così colpito che ha deciso di rimanere, iniziando un percorso culinario fra Veneto, Val d’Aosta, Piemonte, Emilia Romagna, Lazio, Sardegna. Il suo estro – e quello che contraddistingue i veri cuochi da chi sta semplicemente ai fornelli – è aprire il frigorifero e preparare la cena con quello che trova. Le sue sono ricette preziose, una fusione di culture con sempre un personalissimo tocco.

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